Adunata…tutti in piazza a Salisburgo!
Siamo in tanti, la piazza è stracolma, si parla di più di settemila atleti, alcuni vociferano quasi diecimila! Un grande successo di presenze ed ecco come per incanto nella folcloristica multicolore massa di persone, spiccare una macchia azzurra. Sì, siamo noi gli italiani che subito si fanno notare intonando canzoni più o meno patriottiche dei tempi che furono. I tedeschi, più che mai composti alla pari delle altre nazioni nordiche, ci guardano quasi in malo modo, ma noi continuiamo a cantare e a far sventolare la nostra bandiera. Divisioni e fazioni non esistono, lo sappiamo noi italiani; quando dobbiamo, ci uniamo e baldanzosi dopo ore di attesa sotto il sole cocente, cominciamo la sfilata che ci porta nella piazza dove tutte le rappresentative delle varie nazioni si radunano al grido: < Stiamo arrivando, stiamo arrivando! >. Ormai è tutto uno sventolio di vessilli, urla e canti si mischiano come in un esperanto di tempi passati e mai germogliato, ma una cosa accomuna tutti gli atleti, la voglia di divertirsi e passare alcuni giorni tutti insieme come vecchi amici. Forse durante le giornate di gara scaturirà qualche antica rivalità, ma alla fine davanti ad un boccale di birra siamo tutti uguali e le tensioni scompaiono a favore di gioia ed ilarità.
In questo contesto il Comitato Provinciale C.S.A.In di Milano, oltre a varie discipline e alla Squadra di Squash, iscrive per la prima volta in assoluto un giocatore di Darts categoria Soft ovvero freccette elettroniche nell’ atleta Maurizio Valerani. Grande è l’entusiasmo per questa disciplina che annovera una quantità sproporzionata di giocatori in Europa e infatti in quel di Salisburgo 2019 in occasione del 22° European Company Sport Games, ben più di 100 iscritti si scontrano sulle 15 pedane di gioco per decretare il lanciatore più preciso o se vogliamo, a mo’ di paragone, il novello Guglielmo Tell. La stazza fisica di Valerani scompare come un’utilitaria nei confronti di un tir; trovare avversari al di sotto del quintale è come cercare un ago nel pagliaio, ma si sa, le farfalle col loro volo leggiadro possono sconfiggere venti e turbolenze e posarsi dove altri volatili non potrebbero. Già dalle prime ore, ma che dico dai primi minuti d’inizio delle partite, boccali di birra sembrano più numerosi delle freccette scagliate contro i bersagli e tra un sorseggio e l’altro i rumori delle punte conficcate nei settori di gioco tempestano la sala giochi come la grandine i tetti durante la tempesta.
Comincia la chiamata del giudice arbitro e il bersaglio numero 6 rappresenta in assoluto per Valerani il primo scoglio da superare, la prima partita in un Torneo…e che Torneo qui si parla di europeo! Primo avversario. Altro macigno. Il campione uscente del precedente europeo, ovvero un energumeno da 120 chili che sprezzante del suo delirio mattutino in un tedesco stretto stretto e già dopo aver trangugiato un paio di caraffe di birra, si rivolge verso il nostro atleta con uno sprezzante: < Schnell…Schnell! >. Vi ricordo che si parte da 501 a scalare e la chiusura deve essere perfettamente a zero con l’ultima freccia che deve essere una doppia. Esempio: se mancano 40 punti, settore 20 doppio. Il massimo punteggio ottenibile a scalare con le tre freccette nella propria sessione di lancio è 180. Primi scambi e il tedesco da autentico cecchino chiude subito il primo game in meno di cinque minuti. Che sia solo questione di birra?! Purtroppo Valerani è astemio. Siamo al secondo game e il teutone comincia a trasudare da ogni poro e a sbandare, se fosse un innaffiatoio irrorerebbe tutta la sala, i colpi partono meno precisi e quando si trova in vantaggio di un centinaio di punti, ecco all’orizzonte spuntare l’italico vassallo Valerani che assestando prima un 85 punti e poi un perentorio 135, impietrisce nello sguardo il rivale che quasi annichilito si trangugia un‘ altra caraffa di birra. A questo punto Valerani tenta l’impossibile: una chiusura da quel di 129. Prima freccia nel 20 triplo e son 60, poi singolo 19 e ne restano 50. Si tenta il Bull centrale, che manco i Professionisti provano tanto in quanto è difficoltoso e rischioso per loro. Mentre il tedesco ridotto da cane lupo a cane da salotto finalmente suda dal terrore, la punta della freccetta si conficca a pochi millimetri dal Bull centrale rendendo vana la rimonta e la clamorosa vittoria del game di Valerani. A questo punto il rivale prende la mira, non so come date le sue condizioni, riuscendo a chiudere meritatamente la partita, e scherzi a parte, cavallerescamente stringe la mano del nostro giocatore, mentre con l’altra di una pinta stracolma di dorato nettare va in cerca.
Una coppia di italiani si avvicina e scambia qualche parola con il nostro giocatore, quasi a confortarlo, ma rotto il ghiaccio tutto quello che segue è banalità. In attesa del secondo incontro, oltre alle freccette, è un continuo andirivieni di boccali e mi sa tanto che l’oste del posto si domanda perché questi eventi non possano essere meno radi. Scatta la chiamata e il secondo avversario è un altro tedesco, questa volta biondissimo e dai fini profili, quasi giovincello ma per esperienza più son belli e più son cattivi. Primo game molto combattuto che né Valerani nè il suo avversario vogliono vincere e piano piano si scende nel punteggio col tedeschino che taglia per primo il traguardo. Nel secondo game stessa sorte, ma questa volta il nostro prode atleta centra una chiusura da big ovvero da 109: triplo venti (-60), unico -11 e doppio 19 (-38) con chiusura a zero perfetta. Siamo sull’1 pari. Terzo e decisivo gioco che si sviluppa ancora una volta lentamente, la tensione è tanta e a questo punto ecco lo sconcertante esito: Valerani si trova a 55 punti dalla chiusura, il tedesco a 3 quindi come si dice in gergo “incartato”. L’avversario tira la prima freccia e ottiene un 1 doppio che lo fa “sballare”, ma inspiegabilmente la macchina suona e gli attribuisce la vittoria tra lo stupore di Valerani. Ne nasce un conciliabolo in cui il nostro atleta opta per la ripetizione del gioco, ma tra una parlata tedesca veloce, un inglese raffazzonato e un italiano che nessuno vuole sentire, la giuria inspiegabilmente attribuisce la vittoria al germanico. Parlano tanto di noi italiani ma la sportività in questo caso, di gente apparentemente più civile, è proprio finita sotto i tacchi!
Immerso in una moltitudine di bramosi ed euforici teutoni e pochi altri, anch’essi non sobri, Valerani getta la spugna e a malincuore accetta l’immeritata sconfitta. Perdere sì, ma non con l’inganno. Rimesse le freccette nella custodia e deluso, abbandona la sala della contesa ma il suono delle punte delle freccette nei plastici bersagli riecheggia nella sua mente. Altri traguardi l’aspettano e col duro allenamento i risultati non tarderanno ad arrivare e tra un anno chissà dove sarà tecnicamente il nostro pioniere. Peccato per l’esito finale del secondo incontro, ma sempre esperienza è. In futuro saprà come comportarsi a riguardo. Nonostante il fiume di birra scorso, tutto è finito in modo tranquillo anche perché erano più quelli assopiti che quelli consci. A tarda mattinata poi è cominciata la contesa femminile e, che ci crediate o no, il fiume di nettare biondo spillato era lo stesso della mattina. Anche le valchirie apprezzano tale bevanda! Quindi è proprio vero il detto: <La birra ti istruisce, maschio o femmina che tu sia, se non ti fermi alla terza media!>.
La contesa sancisce come vincitore assoluto un tedesco, anch’esso sul quintale più la folta barba che aggiunge qualche chilo in più. Il primo degli “stranieri” ovvero non austriaco o tedesco (meglio denominati “crucchi”), un maltese piazzatosi esattamente al 17° e il secondo degli altri sempre “stranieri” Valerani! Bel colpo, anzi … bel lancio!
Colgo l’occasione per avvisare i loro messeri che il Comitato Provinciale C.S.A.In di Milano sabato 28 settembre, in occasione della giornata delle Aziende, organizzerà un evento di Freccette ad Assago a pochi passi dal Mediolanum Forum. Tutti sono invitati a provare questo gioco; per l’occasione le freccette verranno prestate dall’organizzazione e vi saranno dati tutti i rudimenti necessari per iniziare a giocare. Vi aspettiamo numerosi!
Un caloroso saluto… e … Buon 180 a tutti!
Maurizio Valerani